Golden Retriever e tumori

Golden Retriever e tumori: due parole che non vorremmo mai trovare all’interno della stessa frase! Quando mi chiedono se il Golden Retriever è un cane soggetto a tumori, la mia risposta è si: il Golden Retriever, come tutti i cani ed oserei dire tutti gli esseri viventi, è un cane soggetto a manifestazioni tumorali di varia tipo e natura. La maggior parte dei nostri amati cani, che siano Golden Retriever o meticci o cani di altre razze ad oggi viene a mancare a causa dell’insorgenza di neoplasie. Parlando dei nostri biondi, i più recenti studi parlando di un’incidenza dei tumori di circa il 65% e di una vita media del Golden Retriever di circa 10 anni quindi in linea con la vita media della maggior parte delle razze di taglia medio-grande. Ed i golden che spengono 14 candeline ci sono? Si, certo, ci sono certamente anche Golden Retriever con una vita più lunga, che supera i 15 anni (la nostra Bhina, adesso ha ad esempio proprio 15 anni!): in uno studio del Dipartimento di Scienze Chirurgiche e Radiologiche dell’Università della California di Davis, la lunga vita è stata correlata alla presenza di specifiche varianti del gene HER4 o ERBB4 – che fa parte della famiglia dei recettori del fattore di crescita epidermico umano – che parrebbe allungare la vita dell’animale di circa di il 15/20%. La scoperta è molto interessante in quanto il gene HER4 appartiene allo stesso gruppo del gene HER2 capace di catalizzare la rapida crescita delle cellule tumorali (se ne parla in relazione al carcinoma mammario) e fa quindi specie come l’HER2 sia così pericoloso e letale quanto la sua variante HER4 sia invece un gene di lunga vita.  

Orbene, è possibile un’indagine genetica che si permetta di individuare questi geni nei riproduttori? NO. Attualmente non è possibile, o meglio, non è alla portata degli allevatori, un test che possa individuare nei cani riprodotti i geni riconducibili ai tumori. 

I golden americani sviluppano più tumori rispetto a quelli inglesi? No. La linea americana non è più soggetta ai tumori rispetto a quella inglese. Tutti gli studi di cui parliamo sono prodotti in America e sono stati oggetto di studio centinaia di Golden Retriever senza tuttavia alcun riferimento all’appartenenza di questi ad una linea piuttosto che all’altra. Tanto che basta consultare qualsiasi gruppo social riferito alla razza per rendersi facilmente conto che le neoplasie coinvolgono una linea tanto quanto l’altra. La leggenda del golden americano maggiormente predisposto ai tumori è stata costruita su una ricerca condotta in America nel 2010 che prendeva in esame un vasto campione di Golden Retriever senza alcuna specifica rispetto alla linea e quindi comprendeva esponenti di una e dell’altra. Certo, a molti allevatori di linea inglese fa comodo usarla come “arma” contro il golden americano per cercare di screditare la linea ma la realtà è che è semplicemente la manomissione di un dato scientifico a vantaggio della propria causa senza alcun valore reale. La verità è che tutti i Golden Retriever, di linea americana come di linea inglese, sono soggetti a mastocitomi, emangiosarcomi, linfomi ed osteosarcomi esattamente come tutti i cani (anche i meticci). Controlli regolari, un’alimentazione sana, una toelettatutra regolare che elimini lo smog e l’inquinamento da pelo e cute ed uno scarso uso di componenti chimici antiparassitari aiuta a ridurre l’insorgenza delle neoplasie. Un ruolo importante nella prevenzione e nel controllo dell’insorgenza neoplastica lo ha anche la scelta della tempistica corretta per la sterilizzazione che non deve avvenire né troppo presto né troppo tardi consentendo al cane di completare la propria crescita ormonale e strutturale senza tuttavia arrivare ad un’età in cui possono generarsi complicazioni ulteriori. A tutti i proprietari di Golden Retriever viene generalmente consigliato di sottoporre i propri beniamini a controlli regolari e ad un ecografia addome completo a partire dai 7 anni in poi in modo da poter intervenire in tempo di caso di neoformazioni sospette. 

 

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