La chiave per avere un cucciolo felice è semplicissima: si tratta di capirlo!!
Capire che appartiene ad un’altra specie e quindi non umanizzarlo, informarsi sulla sua natura, le sue esigenze e dedicargli tanto tempo (nota bene: non tanto spazio), non dimenticando che il cane è un essere sociale e ha bisogno di interazione continua.
Un cucciolo felice ha una famiglia che lo sostiene, che cerca di capirlo, che comunica con lui e struttura l’ambiente circostante nel modo più corretto:
nel crescere un cucciolo ci sono sempre delle difficoltà (morde i mobili, tira al guinzaglio, salta da tutte le parti…ci sono passati tutti, tranquilli ;…) ma l’importante è vedere le difficoltà nel modo giusto, analizzare la prospettiva del cucciolo per poterla capire e così superare i problemi con felicità e serenità!
Ricordate che i cuccioli sono un po’ come bambini, hanno bisogno di essere curati ma non viziati, di affetto e di giocare ma anche di regole e di limiti: per avere un rapporto vero e sicuro con il vostro cucciolo dovete essere per lui un punto di riferimento sicuro a cui affidarsi, con cui interagire e condividere esperienze.
Le regole che imposterete nei primi giorni della vostra nuova convivenza saranno le regole di tutta la vostra vita insieme e quindi non pensate di potergli concedere il letto finché è piccolo e di vietarglielo da grande o di farvi saltare addosso adesso che è leggero ed invece infastidirvi quando sarà 30 kg..: le regole di oggi non le cambierete domani; quindi attenti bene a sceglierle nella maniera corretta!
Un cucciolo ha tanto bisogno di dolcezza quanto di fermezza e coerenza, ha bisogno di essere guidato in modo semplice e chiaro alla scoperta del mondo: la socializzazione iniziale è ciò che permetterà al cucciolo di diventare un adulto sereno ed equilibrato.
Socializzare un cane significa esporlo a TUTTO (rumori, luoghi, persone, cani, animali vari, spazi…) ed è la base dell’addestramento del cane: permettetegli di conoscere il mondo finché è piccolo in modo che cataloghi tutto in modo tranquillo, senza paure come farebbe un bambino che ancora non conosce il pericolo. Ci saranno delle volte in cui avrà paura e delle altre in cui si avvicinerà alle “cose nuove” in modo spavaldo e voi in entrambe i casi dovrete essere sereni e trasmettergli sicurezza e tranquillità.
Ci saranno dei momenti in cui impazzirete perché ruberà dal tavolo, farà danni in casa o non vorrà stare da solo ma ricordate che dietro ad ognuna di queste cose ci sono dei motivi ragionevoli e dovrete semplicemente capirli senza umanizzarlo, soddisfare i suoi bisogni e reindirizzare la sua attività in modo più appropriato.